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Andersen, Hans Christian.

Scrittore danese. Di umili origini, giunse nel 1819 a Copenaghen, dove grazie all'interessamento di alcuni protettori, come il musicista italiano G. Siboni, frequentò corsi di canto e di danza e venne avviato al ginnasio e all'università. Esordì con un'opera teatrale, Agnese e l'uomo del mare (1833-34); giunse alla notorietà con il romanzo L'improvvisatore (1835). Tradotte in più di trenta lingue furono le sue Fiabe: la prima raccolta, Fiabe narrate per i bimbi, risale al 1835-37; in seguito pubblicò Nuove fiabe (1843-48), Racconti (1850-55), Nuove fiabe e racconti (1858-72). A. fonde insieme motivi della tradizione popolare scandinava, spunti autobiografici, fiabe e leggende di diversi Paesi; il linguaggio utilizzato è allo stesso tempo semplice e raffinato. Tra le fiabe di A. più note si ricordano: Il brutto anatroccolo, La piccola fiammiferaia, L'intrepido soldatino di stagno, La sirenetta. A. si cimentò anche con diari e taccuini di viaggio, come Il bazar d'un poeta (1842), che descrive paesaggi e personaggi di Paesi come la Germania, l'Italia, la Grecia, l'Ungheria (Odense 1805 - Copenaghen 1875).
Monumento ad Hans Christian Andersen (Odense, Danimarca)